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Il 12 maggio, salvo imprevisti, la prima squadra della Gavarnese Calcio dovrebbe disputare, fuori casa, l’ultima partita del campionato (Sellero -
Gavarnese) della stagione 2012/13. Come noto, i verdearancione
militano nella categoria Promozione (girone D) per il terzo anno consecutivo. Meglio di quest’anno, però, non avevano mai fatto. Dopo la gara del 7 aprile (Gavarnese- Sebinia 3-1), la “Gavarnese” si trovava, infatti, con 43 punti, nella terza posizione della classifi ca a pari merito con
il Foresto Sparso. In seconda posizione c’era il Villongo (49 punti, con una gara da recuperare) mentre in testa alla graduatoria veleggiava l’imprendibile Brusaporto (66 punti, con una gara da recuperare).
Nelle precedenti partite la “Gavarnese” ha pareggiato (0- 0), in casa, contro la Romanese; ha vinto (2-0) sull’insidioso campo del Forza e Costanza; ha perso, negli ultimi minuti di gioco, sul campo del più quotato Villongo (1-0). Fanno parte della “rosa” della squadra portacolori della
“Gavarnese” cinque giovani della classe ’95. Tutti vi sono approdati nella stagione ancora in corso e sperano di essere confermati per il prossimo anno. Sono: Andrea Marcassoli, studente di Chimica proveniente
dagli Allievi dell’Alzano-Cene; Luca Crotti, studente di Economia
aziendale ed ex Allievo dell’Alzanese; Francesco Covelli, pure
lui studente di Economia aziendale ed ex Allievo dell’Alzanese;Marco Pulcini, studente di Elettrotecnica proveniente dalle giovanili
della “Gavarnese”; Luca Palazzi, studente al Liceo Scientifi
co, proveniente dall’Aurora Seriate. A questi giovani sono state
rivolte alcune domande nell’intento di raccogliere elementi per
conoscerli meglio. migliorare.
«Sei passato dal settore giovanile alla Promozione nell’arco di un’estate. Quali diffi coltà hai incontrato?»
Andrea Marcassoli: «Le difficoltà che ho incontrato sono state varie...Non ti trovi più di fronte a ragazzi come eri abituato nelle partite delle stagioni precedenti, ma a gente adulta con un certo fi sico e una certa esperienza alle spalle. I compagni, però, mi sono stati di aiuto, facilitando il mio inserimento all’interno del gruppo. In merito alla classifi ca, voglio dire che dobbiamo crederci, che i playoff sono una meta raggiungibile per la nostra squadra».
«Nel calcio “adulto” oltre a maggiori oddisfazioni si hanno maggiori responsabilità. Sei pentito di essere approdato così in fretta in una prima squadra?»
Luca Crotti: «No, non sono pentito di essere arrivato rapidamente in una prima squadra. Sono anzi contento di potermi confrontare con calciatori che esprimono un gioco di un certo livello; alcuni di questi calciatori hanno giocato anche in serie D.
Proprio perché le responsabilità sono umentate, credo di essere cresciuto sia come giocatore, sia caratterialmente».
«L’essere inserito in una squadra composta da più di venti giocatori abitua, in un certo senso, al confronto, alla condivisione. Concordi con questa affermazione?»
Francesco Covelli: «Sì, sono d’accordo con questa affermazione. Si trascorre tanto tempo insieme: ci sono tre allenamenti settimanali più la partita domenicale; le occasioni di confronto sicuramente non mancano. Con i compagni di squadra si condividono la fatica, le vittorie e le sconfi tte. Certo, all’inizio è stato diffi cile, in quanto conoscevo solo due o tre ragazzi; ma col passare del tempo si è formato un gran bel gruppo che continua a restare unito».
«Il 1° aprile, a Gavarno, nella chiesa del Beato Giovanni XXIII, è stata celebrata la Pasqua dell’atleta. Credi che la pratica sportiva infl uenzi la tua formazione personale? In quale modo?».
Marco Pulcini: «Credo sia ovvio che il fatto di giocare a calcio incida sulla vita di una persona, anche solo per il tempo che ti occupa durante l’arco settimanale. Ho sempre giocato a calcio e spero di farlo ancora per molto tempo nel futuro. Per me giocare a calcio è come inseguire un sogno. Lo sport ti dà la possibilità di conoscere gente nuova e di farti nuovi amici e ciò
contribuisce alla formazione personale».
«La Gavarnese è venuta a trovarsi, all’inizio di aprile, in piena zona playoff. Fino a dove può arrivare la vostra squadra?».
Luca Palazzi: «A inizio anno nessuno avrebbe scommesso su un buon piazzamento della nostra squadra; si puntava alla salvezza, ossia al primo traguardo richiesto dalla Società. Ora ci
troviamo a correre per i playoff verso ’Eccellenza, che ritengo sia uno o forse anche due gradini sopra la Promozione. In classifica
dobbiamo mantenerci vicini al Foresto Sparso e al Villongo, e continuare a credere nella nostra (nuova) promozione».
Davide Grigis
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