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STAGIONE CALCISTICA anno 2013/14

 

Dicono di NOI

     

STORICO

DICONO DI NOI

Stagione Calcistica 2011/12

DICONO DI NOI

Stagione Calcistica 2010/11

STAGIONE CALCISTICA
anno 2013/14

Da Il Nembro di Luglio/Agosto2013

Cinque gli arrivi e tre le Partenze in vista della nuova Stagione.
Confermato in blocco lo staff Tecnico

Da Il Nembro di
Settembre2013

Numerose le Squadre “NUOVE”
approdate nel suo girone per la stagione 2013/14

Parecchie le incognite per la “Gavarnese”
nel campionato di calcio da poco iniziato

 

Da Il Nembro di Febbraio2014

BOTTA E RISPOSTA CON STEFANO ZANCHI, DIRETTORE SPORTIVO DELLA SOCIETÀ CALCISTICA VERDEARANCIONE

Unione negli impegni e umiltà:
ecco i segreti della “Gavarnese”

(foto sotto: Stefano Zanchi e Franco Longhi,
rispettivamente direttore sportivo e vicepresidente della “Gavarnese”,)

direttore sportivo e vice presidente gavarnese 2013-14
Mentre nella cittadina russa di Sochi si erano da poche ore avviate le
Olimpiadi invernali, nella Bergamasca si disputava la terza giornata del girone di ritorno del campionato di calcio della categoria Promozione. La compagine principale della Gavarnese Calcio (come noto, militante nel girone D), il 9 febbraio scendeva sul campo della Vertovese e veniva sconfitta per 2-1 (per la “Gavarnese” rete di Spreafico). Nella prima giornata della seconda fase del campionato, però, i verde-arancione avevano affrontato la seconda squadra in classifica, il Caprino, con il piglio giusto,
riuscendo a strappare un meritato e prezioso pareggio (1-1, con rete anche allora di Spreafico). Nella domenica successiva, sul campo casalingo dei Saletti, la “Gavarnese” ha incontrato e battuto per 2-1 lo Sporting Adda Bottanuco (con reti di Crotti e del... sempre bomber Spreafico).
Alla vigilia della gara Vertovese-Gavarnese del 9 febbraio, la “Gavarnese”,
con 28 punti, si trovava in quarta posizione nella classifica del proprio girone. In quella stessa data sono state rivolte alcune domande al Direttore Sportivo della Gavarnese Calcio.
D. Chi... è il Direttore Sportivo della A.S.D. Gavarnese Calcio?
R. Sono Stefano Zanchi, ho 45 anni e sono padre di due figli. Abito a Gavarno dalla nascita. Come calciatore sono cresciuto nel settore giovanile della squadra locale. L’esordio in prima squadra (sempre della “Gavarnese”) risale al campionato di Terza Categoria 1987-88. Poi ho giocato in altre squadre bergamasche. Una volta appese le scarpe al chiodo, su insistenza di Marino Foini (il 9 febbraio si è ricordato il secondo anniversario della sua scomparsa) e di Andrea Foresti, sono tornato a far parte della Società che mi ha dato... i natali nel mondo del pallone.
D. La situazione in classifica della squadra è in linea con gli obiettivi della Società?
L’Eccellenza è un sogno possibile?

R. Per la Società l’obiettivo primario è la salvezza; quindi l’attuale posizione in classifica è più che positiva, addirittura superiore alle aspettative. La promozione in Eccellenza è ancora troppo un “sogno”per noi. Un passo per volta: iniziamo a conquistare la salvezza e poi si vedrà.
D. Come è il campionato di quest’anno rispetto a quello dell’anno passato?
R. È sicuramente più competitivo e difficile. La classifica è corta ed ogni partita è una battaglia; bastano un paio di partite storte per perdere posizioni importanti. Questa è la differenza con il campionato dello scorso anno, quando era chiaro che quattro/cinque squadre erano meno preparate rispetto alle altre.
D. Quello del 2013/14 è il quarto anno in Promozione per la Gavarnese Calcio. Quale è il segreto di questo successo continuo?
R. Siamo un gruppo di amici volontari; ognuno di noi, nella Società, svolge un lavoro importantissimo. Il mio ruolo è quello di tener d’occhio il mercato; ma è indispensabile l’apporto di ciascuno di noi. Seguiamo le orme lasciate da Marino Foini, che ci ripeteva di restare sempre uniti, perché l’unione fa la forza. Anche solo il fatto di ritrovarci ogni venerdì sera in sede, di mantenere un giorno come impegno collettivo, è un segnale chiaro dello spirito di “familiarità” che aleggia all’interno della Società.
D. Cosa consiglieresti ad un giovane della Juniores?
R. Gli direi di restare umile il più possibile, di continuare ad impegnarsi, di essere tenace; in questo modo l’occasione buona arriverà. Quando un giovane poi approda nella prima squadra ha tutto da imparare. Il suo compito, a quel punto, è quello di ascoltare e provare a mettere in pratica i consigli dei più esperti.

Davide Grigis

Da Il Nembro di
Ottobre2013

Barlumi di ripresa dopo una serie di risultati negativi

Molto faticoso per la “Gavarnese”
l’avvio della stagione 2013/14


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