STAGIONE CALCISTICA
anno 2013/14
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Da Il Nembro di Marzo 2014
INTERVISTA CON UNO DEI CONSIGLIERI STORICI DELLA SOCIETÀ VERDE-ARANCIONE
La “Gavarnese” nei pensieri di chi...
la vide nascere (quarant’anni fa)
(foto sotto: Dante Pezzotta nella sede della “Gavarnese”.)
Nella classifica del girone D del
campionato di Promozione, alla metà di
marzo, la prima squadra della Gavarnese
Calcio, si trovava in terza posizione, con
trentasei punti raccolti nelle ventidue
partite sino a quel momento disputate.
La situazione appariva a tale data già abbastanza
chiara: la “Gavarnese” si trovava
saldamente in zona playoff. La cautela e
la scaramanzia, però, a Gavarno, la fanno
da padrone, anche se, dati alla mano, ci
sono buoni motivi per credere e sperare
in un girone di ritorno giocato ad alti livelli.
Nell’ultimo mese i tifosi della compagine
guidata da mister Andrea Foresti
hanno visto la loro squadra del cuore ottenere
quattro risultati utili consecutivi,
tra i quali due pareggi a reti bianche
contro l’Adrense e il Valcalepio, e due vittorie
nei confronti della Gandinese (1-0,
rete di Crotti) e del Ponteranica (2-3, con
gol (gavarnesi) di Riva, di Crotti e di Austoni.
Per questa edizione de Il Nembro si è
pensato di fare una chiacchierata con uno
dei consiglieri storici della Società verdearancione,
uno tra coloro che hanno visto
“nascere” la Gavarnese Calcio: Dante
Pezzotta, ora pensionato, 66 anni di età
e padre di due figli.
D. Da quanto tempo sei nella “Gavarnese”?
R. Dal 1976, due anni dopo la sua fondazione.
In quei tempi, più che una Società
calcistica, la “Gavarnese” era una sorta
di centro di aggregazione, una possibilitàsportiva; allora non c’erano molte alternative,
in fatto di svaghi e impegni agonistici,
per i giovani. Per la partita domenicale
si andava al nostro “Cibali” (il campo
vicino al ponte sul Serio).
D. Quali ruoli hai ricoperto
in questi anni nell’ambito della Società?
R. Per la maggior parte del tempo sono
stato consigliere, ruolo che ricopro tuttora.
Una decina d’anni fa sono stato anche
allenatore e poi vice-allenatore degli Allievi
della “Gavarnese”.
D. Quali momenti ricordi con maggiore
intensità?
R. Certamente la promozione dalla
Terza alla Seconda Categoria, nell’annata
1980-81, la promozione dalla Seconda alla
Prima Categoria, nel 2005-06, e la più
recente conquista della categoria... Promozione
nel 2009-10. Ricordo anche con
particolare emozione – e tanti rimpianti
– la scomparsa di tre amici della nostra
Società: Alessandro Savoldi, deceduto nel
1997, un ragazzo di sedici anni che faceva
parte della squadra della quale ero accompagnatore;
e, poi, Antonio Scarpellini
e Marino Foini.
D. Come commenti la stagione in corso?
R. Direi che la situazione attuale è ottima,
decisamente superiore alle aspettative
di inizio anno.
In questo 2014 ricorre il quarantesimo
anno di fondazione della Gavarnese Calcio.
D. Cosa auguri alla Società per il futuro?
R. Le auguro di andare avanti ancora
per moltissimi anni sulla strada che abbiamo
percorso e stiamo percorrendo
tuttora, sempre con i piedi ben saldi a
terra; le auguro pure di andare oltre le
difficoltà e gli ostacoli che si presenteranno
in futuro.
D. Cosa ti spinge, dopo tanti anni, a
continuare l’impegno nella “Gavarnese”?
R. Direi la passione per il calcio, perché
prima di essere un consigliere della Società
sono un tifoso della squadra. Tanto per
dirne una: non sono mai andato a vedere
mio figlio giocare nel Valcavallina Entratico.
D’altronde come si fa? La domenica c’è
la “Gavarnese”!
Davide Grigis
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